Non emotivo, non intellettuale, ma una
sensazione fisica di un testo denso che non leggi con gli occhi, ma come se mangi come un miele autunnale, con difficoltà a trasformare un cucchiaio. Lyudmila Ulitskaya ha sempre scritto una prosa ad alta densità e questo romanzo non fa eccezione.
Lyudmila Evgenievna nel 2011 ha trovato una corrispondenza di sua nonna e nonno, da cui ha realizzato in molti modi la “scala di Jacob” autobiografica. La sua eroina Nora, dopo la morte di sua nonna, trova anche corrispondenza, quaderni e diari del nonno Yakov. Lyudmila Ulitskaya spiega la grandiosa tela della storia di sei generazioni della famiglia Ossetsky dalla fine del XIX secolo, dai pogrom ebraici di Kiev ai giorni nostri e più avanti, fino agli anni ’30 del XXI secolo. Quindi c’è poco dolce in questo miele.
Il destino e l’era sono intrecciati, la terza parte è sostituita dal primo, la tela si trasforma in una dichiarazione dettagliata che copre la famiglia principale per il tema della strada.
Nel testo biblico sulle scale di James, il figlio di Isacco, vede Dio e riceve una benedizione a tutta la sua prole. Ulitskaya interpreta la prova di cui i thread invisibili rendono una famiglia una famiglia – inoltre, quanto in comune tra tutte le persone, cosa erano, sono e saranno: “Centomila entità collegate da un ordine ben noto, formano una persona, a Abbode temporanea di tutte le personalità. Eccolo, immortalità “. La connessione delle generazioni, un senso di coinvolgimento nel passato generale, i parenti alle nostre spalle come un cuneo infinito, in partenza per il cielo, non è la base e il suolo che manca nel mondo moderno dei solitari? “Tutto finisce bene: la morte segue il lieto fine. Tutto è alla fine accettato ” – e la pace spirituale, senza confusione e passioni, un momento del genere nella vita, quando rispetti gli antenati, vedi gli antenati tre ginocchia fa e con tenerezza e amore – discendenti per due e fortunati – tre ginocchia in avanti. Pace – la sensazione principale del romanzo. Il primo e, a quanto pare, l’ultimo.
